Sono sempre più numerose le prove di una profonda connessione tra il cervello e l’intestino, che hanno un impatto da non sottovalutare sulla nostra salute. L’intestino è una parte dell’organismo spesso sottovalutata, svolge infatti funzioni importanti che contribuiscono al nostro benessere fisico, ma anche a quello psicologico.
Non a caso, esso è indicato anche con il termine ‘secondo cervello’, definizione coniata dallo scienziato della Columbia University Michal D. Gershon.
L’intestino contiene milioni di cellule e fibre neuronali che costituiscono un vero e proprio sistema nervoso autonomo.
Dunque siamo noi, con lo stile di vita e l’alimentazione, i responsabili del mantenimento dell’equilibrio della nostra flora intestinale che ovviamente risente anche di altri fattori di rischio, quali metalli pesanti, pesticidi, uso eccessivo di antibiotici. Solo in condizioni di equilibrio qualitativo e quantitativo (eubiosi) i microrganismi del microbiota stabiliscono un’interazione positiva con il nostro corpo.
In caso di alterazione di questo equilibrio (disbiosi), si avrà, inevitabilmente, la produzione di sostanze dannose per il nostro corpo. Quest’ultimo si ritroverà, infatti in uno stato d’infiammazione cronica, probabilmente accompagnata da stipsi, diarrea, gonfiore, meteorismo e patologie connesse a un aumento della permeabilità delle pareti intestinali, per il passaggio di residui tossici non digeriti nel circolo sistemico. Tra le cause più comuni associate a questa sintomatologia c’è la candida intestinale, solitamente causata dalla Candida albicans.
Come affrontarla?
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Un’alimentazione corretta è sicuramente alla base del trattamento della disbiosi intestinale, rivolgersi ad un biologo Nutrizionista per conoscere quali sono gli alimenti più indicati da consumare è necessario per tenere sotto controllo lo stato infiammatorio intestinale ed eventualmente l’infezione funginea.
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Trattare la sintomatologia con l’integrazione è altrettanto fondamentale per curare i sintomi. Probiotici, prebiotici e integratori capaci di alleviare l’infiammazione intestinale sono necessari per trattare i sintomi legati alla disbiosi intestinale.
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Se il sintomo principale della disbiosi è la stitichezza, il massaggio addominale, eseguito da un professionista, è un valido aiuto per rilassare la muscolatura addominale e favorire la peristalsi intestinale e l’evacuazione.